Porto ad esempio alcuni progetti da me realizzati all’epoca, non andati in porto ma fortunatamente sottratti alla distruzione.
Al contrario di oggi, che si usano i computer con tanti programmi all’avanguardia, tutti i bozzetti venivano eseguiti a mano, scritte comprese. Si contavano anche le parole per stabilire lo spazio dei testi.
Ricordo ad esempio di avere progettato duecentoquaranta bozzetti per un marchio di cui solo uno è stato salvato ed il resto finito tutto nel cestino della carta straccia.Quando i bozzetti andavano bene venivano registrati con il nome dello studio grafico e l’autore non veniva mai menzionato.
Al contrario di oggi, che si usano i computer con tanti programmi all’avanguardia, tutti i bozzetti venivano eseguiti a mano, scritte comprese. Si contavano anche le parole per stabilire lo spazio dei testi.
Ricordo ad esempio di avere progettato duecentoquaranta bozzetti per un marchio di cui solo uno è stato salvato ed il resto finito tutto nel cestino della carta straccia.Quando i bozzetti andavano bene venivano registrati con il nome dello studio grafico e l’autore non veniva mai menzionato.
RISPOSTA A CIRO: Caro amico, oggi lo sviluppo tecnologico ha sostituito il segno umano, che da sempre è “il graffito” della società. Questo accade anche nell’arte ufficiale, presentata come “La grande arte” nelle fondazioni americane o alla Biennale di Venezia: non più la pittura bensì l’uso di strumenti elettronici freddi e impersonali. Io sono invece per il ritorno all’umano in tutto, arte e pubblicità, e perché l’opera sia espressione diretta della manualità dell’artista. La tecnologia ci dà l’opportunità di scambiarci delle idee stando comodamente seduti in poltrona, ma ha anche creato la bomba atomica. Ti ringrazio caramente e ti saluto!
1 commento:
Lo sviluppo della tecnologia nel campo della grafica é diventato un ostacolo per la creatività?
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