mercoledì 16 gennaio 2008

CARO SANTO ZELANTE!

Torturare e bruciare vive le persone in nome della religione cattolica. Ti pare che questa sia la volontà di Gesù Cristo? Rileggiti i vangeli caro amico! Chi non si pone domande ed accetta tutto ciò che viene imposto dalla Chiesa non può avere il senso della critica né la mente filosofica. Chi diventa filosofo senza rinunciare alla fede non è credibile. Credere nella fede e volerla imporla con la violenza, come hanno sempre fatto, è malvagità. Caro Sant’Antonio Socci beato, non vorrei che anche tu faccia parte di quella Chiesa che ha torturato e bruciato viva la gente. Ti racconto un episodio accaduto nel 1700 ed è stato raccontato da Voltaire nel suo dizionario filosofico. Poiché tu sei un sapiente, già conoscerai l’accaduto. Un giovanotto assisteva ad una processione. Rimaneva in piedi, fermo e rispettoso ma non si era tolto il cappello. Venne imprigionato su ordine dei religiosi e fu torturato. Gli venne strappata la lingua e tagliata una mano. Infine, dopo che l’avevano straziato, ancora vivo lo hanno bruciato. Non ti dice niente questo episodio. Vuoi tu ritornare alla barbarie nel nome di Dio?

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