mercoledì 9 gennaio 2008

LA PERCEZIONE DI KANT E IL SUO IDEALE POLITICO.

Kant ritiene che gli oggetti che vengono immediatamente percepiti da noi siano dovuti in parte a cause esterne ed in parte al nostro apparato percettivo personale. E’ evidente che questi filosofi non conoscevano bene l’anatomia ma l’intuizione lega la visione ai nostri occhi ed anche alla consuetudine del nostro cervello a vedere o pensare d’abitudine a certe forme e colori. Non esclude del tutto le qualità intrinseche dell’oggetto a differenza di Cartesio che immaginava una doppia percezione , una dell’anima e l’altra dei sensi. Tutti e due grandi pensatori ma ignoranti delle attuali conquiste della scienza. D’altra parte la Chiesa li avrebbe messi tutti e due ad arrostire perché l’intelligenza era un oltraggio alla teologia. Per fortuna la scienza ha trainato anche i bigotti che pur tuttavia rimangono incatenati alle loro superstizioni. Per la visione dei colori era giusta in parte anche l’intuizione di Loche che indicava colori, suoni, odori ecc. percezioni soggettive. Infatti donne, uomini ed animali hanno percezioni differenziate come per i daltonici. Tuttavia Kant come Berkeley e Hume, arriva a considerare soggettive anche le qualità primarie quali la gravità, il moto, il riposo, la durezza, la forma, lo spazio ed il tempo, una per il senso esteriore e l’altra per l’interiore. In parte c’è nel loro pensiero qualche anticipazione delle moderne teorie ma a mio avviso il genio di Democrito di oltre duemila anni fa era arrivato a conclusioni attuali che sbalordiscono: gli atomi. Su un argomento concordiamo tutti o quasi tutti: l’eternità della matematica e della geometria.

KANT, RELIGIONE DELLA PACE. PRIMO PACIFISTA
Scrive Bertrand Russel: il vigore e la freschezza spirituale di Kant nella sua tarda età sono messi in luce dal trattato sulla pace perpetua (1795). Kant auspica una federazione di liberi stati, legati assieme da un accordo che vieti la guerra. La ragione condanna aspramente la guerra che solo un governo internazionale può impedire. La costituzione civile dei vari sati dovrebbe essere “repubblicana” ma Kant definisce questa parola nel senso che i poteri esecutivo e legislativo siano separati. Kant non vuole significare che non possano esistere i Re; dice anzi che è più facile ottenere un governo perfetto sotto una monarchia. Kant è sospettoso della democrazia perché secondo lui questa è necessariamente un dispotismo, dato che instaura la superiorità del potere esecutivo. Il cosiddetto “popolo tutto” che porta a compimento i propri progetti, è in realtà non tutto ma solo una maggioranza. In questo modo la “volontà universale”, è in contraddizione con se stessa e con il principio della libertà. Ai nostri giorni possiamo vedere i difetti della democrazia, secondo il mio modo di intendere non già come esperto di politica, essendo solo un pittore che vive della sua arte. Se sbaglio correggetemi. In USA vincono i demagoghi con maggiori possibilità economiche convincendo una maggioranza egoista e più influente ad eleggere governi che fanno la guerra. Vince il partito delle armi con tutte le conseguenze del caso. Sono esclusi gli ultimi e la propaganda si appoggia a tutte le sette religiose che sono ispirate all’antico testamento, ignorando il messaggio di Cristo che non solo dice “ama il prossimo tuo” ma anche “ama il tuo nemico e chiedi benedizione per lui”. Mai Gesù Cristo ha speso parole per la violenza nemmeno per la difesa. Difatti è famosa la sua frase “porgi l’altra guancia”. In Italia vediamo come i politici siano legati alle maggioranze numeriche e si pieghino alla volontà dei violenti e dei più ricchi. I politici contano anche sul voto delle mafie e chi non ha possibilità di esprimere la propria propaganda è perduto. Non c’è legge di Stato che il sud rispetti. Il caso dell’immondizia di Napoli è foriero di fosche previsioni e ogni persona può trarre le giuste conclusioni. Ricordo solo Nostradamus che ha previsto un conflitto italico indicando come riferimento la crisi economica che dovrebbe creare difficoltà per il lavoro iniziando da Torino. L’attuale situazione fa pensare che il conflitto sia prossimo.

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