giovedì 3 gennaio 2008

RELIGIONE: TRE QUESTIONI IMPORTANTI!

SANT’AGOSTINO, PADRE DELLA CHIESA.
Bertrand Russel è disprezzato dai cattolici e i cristiani in genere perché grande filosofo, preciso interprete e vero genio. Oggi assistiamo all’arroganza di pigmei rachitici che pensano di difendere il potere temporale del Vaticano. Assistiamo a sproloqui su quotidiani di destra che pensano così di fare un buon servizio alla religione. Non è così che si deve fare. Prima di scrivere bisogna informarsi e non pensare che il pubblico sia fatto solo da bigotti ottusi e da loro nemici. “La verità vi farà liberi” mi pare sia una frase di Gesù Cristo. E la verità è che Bertrand Russel è un grande. La filosofia pura di Sant’Agostino è magnificamente spiegata dal nostro grande filosofo inglese. Distinguiamo il concetto greco di creazione da quello agostiniano. Per gli ellenici, Dio è panteistico, perché coesiste con la materia informe alla quale dare forma ed anima. Per Agostino, Dio è al di fuori della creazione perché ha dato luogo con atto di volontà alla materia e alla sua forma. Mi permetto di intervenire come uomo del XXI° secolo, informato della scienza, che il nostro mondo è ben piccola cosa rispetto a quello che conosciamo dell’universo. Sant’Agostino era uomo nato nel 354 dopo Cristo e quello che oggi noi sappiamo di certo lui non poteva saperlo. Tutta la religione cristiana si confà alle teorie di Sant’Agostino e questo ai nostri giorni proprio non và bene. Oggi il Vaticano dovrebbe dialogare con gli scienziati invece di pensare di recuperare il potere temporale e l’atteggiamento esteriore. Così facendo i preti avvalorano i ciarlatani della destra economica che si servono di “utili idioti”. E’ mio personale parere che per infondere la vita non basta un poco di materia e qualche scarica elettrica. Necessita una straordinaria intelligenza che da sempre chiamiamo Dio. La Chiesa ha trascurato di Sant’Agostino l’undicesimo libro affermando che è privo di interesse. Invece è colmo di buona filosofia e si può arrivare alla fede anche con l’intelligenza, cosa pericolosa per i preti. Nell’XI° libro Sant’Agostino si occupa della creazione facendo polemica contro i manichei che affermavano una manipolazione della materia e quindi un Dio artista ed architetto che trasformava secondo la sua volontà. Oggi potremmo combattere i manichei dicendo che i dinosauri dovevano essere una prova d’autore prima della creazione dell’uomo. Possiamo comunque controbattere anche lo stesso Sant’Agostino che affermava, al contrario dei manichei e dei filosofi greci, che la creazione era avvenuta dal nulla e che il tempo esiste nella memoria dell’uomo. Ai nostri giorni le due teorie appaiono difettose perché conosciamo molte cose, tra le quali l’esistenza in tempi remoti di creature che noi chiamiamo appunto dinosauri. Perché domando io Dio ha fatto prima quelle creature primitive e poi ha dato forma all’uomo che si è evoluto lentamente nel corso almeno di cinquantamila anni? Sant’Agostino si rifaceva all’antico testamento che afferma quello che la religione continua ad affermare: la creazione in sette giorni o in sette periodi magari lunghi. Personalmente ritengo che la verità risulti molto diversa dalle favole del vecchio testamento ma la Chiesa impone che esso sia l’unica verità. Questo è un mio pensiero da non confondersi con l’esposizione accurata di Bertrand Russel. Il filosofo inglese espone con chiarezza il pensiero di Sant’Agostino e non intende interferire. Altra importante affermazione di Sant’Agostino è che il tempo non esisteva prima della creazione dal nulla e che esiste solo nella nostra memoria. E’ vero in parte per la relazione con l’umanità ma è un’ affermazione errata dal momento che la scienza ci conferma una infinità di stelle, galassie e terre le cui immagini ci giungono dopo milioni di anni luce. Quindi la verità è che il tempo è esistito prima della creazione del nostro piccolo mondo. Basterebbero queste osservazioni per distruggere la teologia del Vaticano. Il terzo concetto è ancora attuale e di difficile contestazione: l’eternità di Dio. Secondo Sant’Agostino Dio esiste da sempre e quindi non c’era un prima e un dopo la creazione. Sviscerare il concetto dell’eternità di Dio significherebbe conoscerlo ma purtroppo non ci è data la possibilità, almeno per il momento Dio rimane così indescrivibile ed in conoscibile se non attraverso le opere di creazione. La Bibbia parla di Dio attraverso i suoi Angeli ma anche questa è una favola secondo me pittore Andrea Vaccaro. Bertrand Russel non si pronuncia e si limita a riportare il pensiero di Sant’Agostino. Per Sant’Agostino il tempo può essere solamente pensato come presente. Ciò vale solo per Dio, onnipresente in ogni istante. Non per noi che vediamo la luce delle stelle giungere dopo milioni di anni luce o semplicemente l’avanzare della vecchiaia fino alla morte. Poiché Sant’Agostino vuole attenersi alla genesi della Bibbia, tenta di dimostrare che il nostro mondo è al centro dell’interesse di Dio e quindi tutto inizia con noi. Giosuè dice nella bibbia: “fermati o sole!” e il sole nella favola si ferma.

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