mercoledì 16 gennaio 2008

RICOMPENSA AI BIGOTTI DEL PADRE ETERNO!

Da sempre i cari bigotti ed i loro buoni preti si sono divertiti a regalare agli indigenti, delle nuove americhe, coperte ripiene di ogni malattia, dal vaiolo alla peste, dalla sifilide ad ogni altra porcheria. Poiché non morissero subito e dovessero soffrire a lungo prima di andare all’inferno.

I SANTI INVASORI DELL’AMERICA REGALAVANO AGLI INDIANI NATIVI COPERTE CON VAIOLO PER STERMINARLI.

Chiunque pensa e dice il suo pensiero deve essere torturato a lungo e poi bruciato a fuoco lento, perché uno solo è il pensiero: quello della Santa Chiesa cattolica.
La guerra agli anticristo.
Il Santo inquisitore dal volto emaciato, labbra languide, occhi perduti in uno sguardo introverso, una barba lunga a sufficienza per dare l’impressione della sofferenza, collo torto e mani giunte, sussurra parole veloci con voce flautata: “voglio tutti gli atei, gli eretici e gli apostati al rogo”. Sua santità non tollera obiezioni e l’esercito dei credenti si organizza per retate notturne. Dall’alto dei campanili i santi vegliano e con i telefonini danno ordini perentori su chi prendere e chi lasciare. Tutti i fedeli hanno ali di pipistrello e sanno volare. L’operazione “ateo” inizia nelle prime notti di maggio, con il cielo terso, la luna piena e il canto dei grilli. I santi sono dappertutto. La santa crociata è partita da Roma e il lavoro di raccolta, pulizia e salvazione appare molto lungo. Servono rinforzi e vengono chiamati al santo servizio i santi di tutta Europa e poi dall’America. Questi ultimi devono attraversare l’oceano e c’è il pericolo che non ce la facciano. Ma la volontà vince gli ostacoli e una folla di uccellacci neri, oranti e santi arrivano nei nostri cieli. Intanto gruppi di santi tedeschi stanno impiantando grandi lager di memoria nazista e contemporaneamente ammassano legname di piccolo taglio intorno a pali della tortura a più posti, anche dieci o quindici belzebù da arrostire. Il santo inquisitore si domanda se i suoi religiosi e fedeli saranno in grado di razziare una quantità così elevata di miscredenti. Decide che è meglio per tutti incominciare con i più noti anticlericali e nemici dei santi. I primi a fruire del servizio di pulizia e salvazione saranno gli scienziati tra cui spunta il nome altisonante di Margherita Hack e Paolo Flores d’Arcais; poi tutti i collaboratori di quella oscena rivista il cui nome sacrilego è “micromega”. Poi tutti i lettori della suddetta infame opera editoriale. Tra i nomi illustri da torturare e bruciare c’è anche Andrea Camilleri, Carlo Lucarelli, Sabina Guzzanti e Marco Travaglio. L’elenco è infinito e il santo lavoro è tanto. All’orizzonte sorge luminoso il santo cavaliere con tutta la sua corte: giornalisti, uomini politici e sante donne della buona società. Un premio speciale alle badanti, collaboratrici familiari, baby sitter e tutti coloro che indicassero il blasfemo ateo dal novantenne al neonato. Un santino per una delazione e una raccolta completa di immaginette per tutte le onorate signore che sapessero indicare almeno cento demoni con i pantaloni. Il vice inquisitore studiava le sante torture per riportare in paradiso con il perdono tutti questi sciagurati. Furono preferiti i roghi notturni e l’immersione nell’olio bollente.
LA NOTTE DELLA BEFANA
Il Padre Eterno si è finalmente svegliato dal lungo sonno ed ha dato un’occhiata all’universo ed a quella biglia carina tutta blu che è la terra. Qui l’occhio si è fermato su Roma dove ha notato un mucchio di scarafaggi travestiti, pieni d’oro e d’argento, con ridicoli copricapo che erano indaffarati di fronte a un pubblico di formichine oranti. Il Padre Eterno ha teso l’orecchio e, senti che roba, quegli ometti, parlavano di lui, il sommo creatore e l’unico Dio vivente. Dopo qualche attimo di ascolto, vedendo come tutte le sue parole fossero state travisate e che nulla di quello che suo figlio Gesù Cristo aveva detto veniva messo in opera, allora si adirò violentemente. Con un vocione simile a un temporale con tuoni e fulmini disse: “alemanno , tu che usurpi il mio nome e ti servi di Gesù Cristo mio figlio per leccare i piedi a “mammona” il Satana della ricchezza e del potere di Bush stanotte ti faccio uno scherzetto proprio da ridere, perché te lo meriti!” Così, mentre in Africa soffiava scirocco e nel deserto la polvere trasferiva dune una sull’altra, nel nord del mondo le tenebre della notte erano accompagnate da neve e vento gelido. I traditori del buon Dio vestivano tutti in pompa magna. Sembravano luminarie accese come alberi di Natale, tant’è che l’onnipotente pensò per un attimo all’invasione di extraterrestri, marziani, venusiani e di altri mondi ancora. Disse il buon Dio tra se: “ma da quando io ho ordinato che questi personaggi si vestissero da luminarie in mio nome? Non ho forse detto che i più potenti fossero anche i più umili e servissero i poveri ed i lebbrosi?” “Ma questi non sono i miei servitori! Questi sono gli adoratori del male, sono i rifiuti di Satana! Decise il buon Padre Eterno di divertirsi un poco dopo miliardi di anni di lavoro. Proprio gli erano indigesti i preti, i loro capi e tutti i bigotti che non avevano mai capito nulla e credevano di andare in paradiso dopo aver tradito tutte le parole di Gesù Cristo. C’erano banchieri, industriali, commercianti, uomini d’affari e signore molto eleganti con vestiti di alta sartoria. Tutti volevano mostrare di essere stati buoni e bravi fedeli perché si dice che i tanti soldi sono il premio che Dio concede ai buoni cristiani, unitamente ad una lunga vita di lusso e di piena salute. Mentre, naturalmente, i poveri, gli emarginati, i senza tetto e senza conto in banca erano grandi peccatori! Perciò bisognava ristabilire un poco l’equilibrio e la giustizia! Dio l’Onnipotente battè le mani e schiere di angeli suoi assistenti capirono subito il da farsi. Il “Logos” creò all’istante lunghe scope dalla punta acuminata sul manico. Diede loro un’accendino d’oro e con un colpo d’occhio ordinò loro di procedere. Mentre la neve rendeva l’Italia un paese di favola, le chiesa traboccavano di luci e canti e tanti uomini si accalcavano intabarrati nelle loro vesti più lussuose e pellicce di poveri animali scuoiati vivi. Non vi dico quale splendore era Roma, caput mundi, ed il Vaticano e tutte le altre chiese. Cori e suoni d’arpe e d’organo salivano al cielo ed il meglio della società si affollava e faceva a botte per entrare nella “cosiddetta” casa di Dio. Dall’alto, silenziosamente, in colonna sinuose ed eleganti giungevano dallo spazio siderale le truppe angelicate munite delle lunghe scope e ciascuno con l’infallibile accendino d’oro! Ad un cenno del capo angelo che guidava le truppe, come stormi di aerei da caccia, gli angeli silenziosi si tuffarono nelle chiese e ivi giunti incominciarono ad infilzare la parte meno nobile dell’umanità. I bambini furono risparmiati! Tutti i bigotti invece ricevettero la giusta ricompensa. Gli angeli all’unisono schiacciano l’accendino e la scopa si infiamma con il fuoco dell’inferno. Sul momento furono tutti sorpresi e meravigliati nel vedere i loro preti prendere fuoco. Pensate quale meraviglia si presentava il Papa e tutti i suoi servi che svolazzavano per S.Pietro lanciando fuoco e fiamme e facendo piroette come saltimbanchi di gran classe! “Miracolo, miracolo!” gridavano gli astanti vedendo i preti volare ma quando sentirono anche le loro parti intime prendere fuoco, allora incominciarono a preoccuparsi! Nel frattempo il Papa ed i suoi pari saltellando e rimbalzando uscivano dal portone di San Pietro e l’immensa folla nella piazza lanciò un’esaltante urlo: “miracolo, il Papa brucia!” Tuttavia gli angeli avevano provveduto all’istallazione anche nelle parti basse dell’enorme pubblico dei fedeli e questa volta non furono più tanto contenti perché le fiamme inestinguibili dell’inferno bruciavano per davvero!. Sembrava tutta una festa organizzata con splendidi fuochi d’artificio e cori di montagna. Di lassù il buon Dio, per la prima volta, si divertiva. Intanto anche tutti i monarchici con in testa i Savoia al completo salivano sempre più in alto lasciando dal fondo schiena scie luminose di lucenti fiamme tra cui splendevano oro, argento e diamanti. Addio per sempre!Mi sono talmente divertito ad osservare il Papa ed i suoi fedeli che facevano piroette nel cielo simile e fuochi d’artificio napoletani, che caddi dal letto: era solo un sogno!

Nessun commento: