martedì 30 ottobre 2007

COMMENTO ALL'ARTICOLO DEL GIORNALISTA DI "LIBERO" STENO SARI

ARISTOTELE E LE SUE CONTRADDIZIONI.

Al bravo giornalista Steno Sari. Un interessante articolo di Steno Sari su Libero del 28 ottobre 2007 fa riferimento alla filosofia di Platone ed Aristotele. Ammetto che esista una contraddizione fra “l’etica” e la “politica” di Aristotele. Tuttavia ritengo più probabile l’analisi etica piuttosto di quella politica in quanto per il grande filosofo i cittadini che contavano erano gli uomini d’onore e non quelli che dovevano guadagnarsi da vivere lavorando o gli schiavi. L’uomo d’onore non doveva lavorare. Ieri sera lunedì 29 ottobre 2007 la trasmissione televisiva de “LA 7” ha dato ampia dimostrazione della corruzione smodata dei politici che risale addirittura ad Andreotti di circa cinquant’anni fa. Quindi nella realtà la felicità politica degli uomini che ci governano sta nell’ipocrisia e furbizia nel rubare denaro pubblico ufficialmente con lo scopo di ridistribuirlo alle proprie clientele. Dov’è la felicità per fare bene il proprio dovere? La felicità sta nel truffarci ipocritamente ed arricchirsi indebitamente. Ritengo opportuno far notare che il genio riflessivo dei grandi filosofi greci a partire da 2600 anni fa era viziato dall’assoluta mancanza di dati scientifici. Anzi proprio con Aristotele si può iniziare un tentativo di scienza da separare dalla metafisica, cioè oltre i dati visibili del mondo fisico. Il concetto di un ANIMA PENSIERO e di un DIO PENSIERO che muove tutto è possibile per la non conoscenza della BIOLOGIA e della GENETICA. L’imperio del Vaticano di ritornare alla tradizione è per me un grosso, grossissimo errore. Con Plotino era iniziata l’era dei MISTICI che sfiorano la pazzia. Ora invece sarebbe bene esaminare con la vera scienza tutto il mondo della METAFISICA. Comunque chiamare FRATELLI MAGGIORI gli Ebrei costituisce un falso storico perché tutta la religione deriva dai filosofi pagani greci. Il disprezzo e la crudeltà dei preti nei confronti degli animali deriva sempre da qualche filosofo greco. Non hanno mai avuto alcuna influenza nella religione cattolica il buddismo o il confucianesimo, anche se pare molto diffuse in oriente. Forse il concetto del male, come dovuto ad entità malefica reale, deriva dal MANICHEISMO.

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