martedì 27 novembre 2012

FRATE ATTILIO CARMELITANO SCALZO, SENZA CALZE SIA D’ESTATE CHE D’INVERNO




La Chiesa dei frati a Legnano era sita in aperta campagna. Ora è inglobata in un assurdo brutto formicaio di case da speculazione. Fra Attilio, modesto, pelato, con un semplice saio e una bisaccia di stoffa a tracolla, veniva a far visita alle case popolari. Ignoro se fra Attilio venisse ricevuto dai ricchi che si distinguevano per ville lussuose, con alti pini e tra un ramo e l’altro un altalena. So che tutti i poveri delle case minime, lo salutavano con affetto e gli donavano pane, formaggio e forse anche dei soldini. Non aveva bisogno di parlare. Come si avvicinava alle case popolari, uno stormo di bambini quasi nudi avvisavano la sua venuta. Immediatamente, dai balconi o direttamente Fra Cercone, così veniva chiamato, riempiva di cibo e forse di qualche soldino la sua bisaccia. Tra i poveri ci si aiutava e c’era comprensione. Non così i ricchi preti che mai mettevano piede nelle case dei poveri! Che differenza tra i frati e il Vaticano che trabocca d’oro massiccio. Sia i catini per lavare i piedi e forse anche i pitali di oro massiccio! Perché Gesù Cristo lo permette? Non hanno fatto il voto di povertà?

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