venerdì 30 aprile 2010

BAMBINI PRODIGIO

Già in altre occasioni ho criticato la cattiva abitudine dell’umanità di trascurare e non conservare i disegni dei bambini. La gente pensa che dai pasticci dell’infanzia non possa nascere nulla di buono o di utile. E’ solo un passatempo per non dar noia agli adulti e così i disegni vengono distrutti. Se gli antichi avessero conservato le opere ingenue dell’infanzia, oggi potremmo sapere come disegnavano i grandi della storia. Raffaello, Michelangelo, Leonardo da Vinci e molti grandi potrebbero dirci molte cose sulla personalità e sulle loro doti. Invece non c’è niente ed è quindi andato perduto un grande patrimonio. Ora si sta alle affermazioni di mamme o nonne di presunti grandi artisti ma mancano le prove: non ci sono disegni. Ciò che rimane è ben poco e del tutto insoddisfacente. Così per Picasso si dice: “ a sei anni disegnava come Raffaello” oppure Sassu dice che da bambino era un vero prodigio ma non c’è un solo disegno che lo provi. E’ vero dunque che i disegni dell’infanzia danno solo fastidio ma per l’ignoranza e la superficialità dei genitori. Anche per Andrea Vaccaro i disegni (in tempo di guerra e subito dopo) erano un mezzo per trattenerlo lontano dai pericoli ma la fine che facevano era il fuoco e più tardi la pattumiera. Per fortuna, oltre ai ricordi di coetanei, abbiamo a disposizione un bel numero di disegni. Perché? Semplice: non c’era carta per lui ma vecchi libri regalati e su alcune pagine bianche Andrea disegnava. Ogni famiglia disprezzava i disegni ma non i libri salvo quando diventavano troppi. Ecco Andrea strappare le pagine disegnate e tenerle conservate in una vecchia valigia di cartone. Molti disegni si sono salvati dalla furia distruttrice della famiglia che onestamente non era in grado di capire. Questi disegni dopo essere stati esposti: Museo del Paesaggio di Verbania-Pallanza, Banca di Credito Cooperativo, Ospedali Civile di Legnano e in molti altri luoghi ora sono visibili presso la BNL GRUPPO BNP PARIBAS DI LEGNANO.

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