lunedì 7 febbraio 2011

RIFIUTI DI NAPOLI



Domenica sera su RAI TRE dopo le ore 21 è andato in onda un servizio relativo alla rivolta “contro lo smaltimento dei rifiuti campani”. I cittadini dei paesi vicino a Napoli non vogliono avere nessun contatto con le discariche. I rifiuti che vengono prodotti a Napoli non li vogliono tra i piedi. Io sono di origine siciliana ma da una vita vivo al nord. Ebbene la zona del legnanese, compreso Busto Arsizio, Gallarate e zona è completamente circondata da discariche. Negli anni settanta aleggiava una puzza terrificante, notte e giorno, gravato anche da industrie che immettevano porcherie sia nelle acque del fiume Olona che nell’aria. A differenza, dei campani, in Lombardia tutti chinavano la testa e subivano senza rivolte o manifestazioni simili, avvelenamenti, veri oltraggi. Perché al sud fanno manifestazioni violente contro ed invece al nord subiscono senza reagire? La risposta sta nell’educazione civica, nel temperamento caratteriale, nella genetica. Chi produce rifiuti se li deve gestire. Invece fin’ora il governo Berlusconi ha risolto il problema portando al nord o all’estero i rifiuti napoletani. Perché mai Berlusconi non manda i carri armati ad imporre un minimo di decenza. Non è difficile fare la raccolta differenziata. I napoletani non vogliono nemmeno iniziare questa raccolta. Bisogna subire? No di certo ma questi atteggiamenti meridionali significano solo una cosa: disprezzo del nord considerato stupido ed incapace a reagire. Secondo me il sud vuole far pagare al nord con una guerra inevitabile l’unione delle regioni dell’Italia sotto lo stato unitario. Ritengo che la pazienza del nord abbia un limite e saranno guai per tutti.

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