mercoledì 12 gennaio 2011

BERLUSCONI E LA FIAT




Ormai è certo Berlusconi è andato al governo solo per i suoi personali interessi. Mentre ha stornato l’acquisto dell’Alitalia da parte dei francesi, facendo cadere sul popolo italiano la parte “bad company”, cioè i debiti, regalando quasi ad amici la nostra compagnia di bandiera, per i lavoratori della Fiat non ha messo lingua. Abbiamo una tragedia in Italia: anni di lotte e sacrifici per ottenere una civile convivenza, ora è tornata la barbarie. Prendere o lasciare! Berlusconi ed i suoi fascisti applaudono Marchionne dimenticando che Mussolini aveva creato il capitalismo di stato, al quale la Fiat deve la sua passata prosperità. Ora è facile prevedere che Marchionne non manterrà alcuna promessa e l’Italia perderà definitivamente la Fiat. Cosa poteva fare Berlusconi? Trattare con Marchionne per sapere almeno dove la Fiat avrebbe investito capitale e conoscere le intenzione di prodotto. Già Prodi ha regalato l’Alfa Romeo alla Fiat con il risultato di cancellare o quasi questo glorioso marchio. Ora gli italiani dovrebbero protestare tutti quanti insieme e cercare di indurre la Volkswagen ad acquistare almeno l’Alfa Romeo, ridando vita e lavoro, cosa che la Fiat non ha fatto!
L’Alitalia è di nuovo in fallimento Berlusconi trascura i lavoratori della Fiat per concentrarsi su qualche altro amico cui cedere in regalo l’Alitalia?
Tutta la ricchezza degli italiani è in mano al 10% della popolazione. Tra cui il Vaticano. La povertà, la disperazione servono ai capitalisti per costringere i lavoratori a produrre sempre di più e meglio pur essendo pagati pochissimo. Il ricatto è: “Se non vuoi finire a chiedere la carità, piega la schiena e fatti schiavo! Questa politica si chiama “LIBERISMO”. Gli italiani saranno ridotti in miseria per colpa di un presidente del consiglio “LIBERISTA”. Cosa significa “LIBERISMO”? Fare soldi sulla pelle degli altri! Niente morale e grande corruzione!

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