sabato 22 gennaio 2011
VELTRONI, IL PAROLAIO
Come l’onorevole Fassino, pronuncia piacevoli discorsi infarciti di termini politichesi. Chi li capisce? Solo pochi addetti, magari dopo avere affrontato corsi di linguaggio ermetico. Se si vuol vincere, bisogna che le parole siano chiare, capibili anche dagli analfabeti. Non si deve incantare come suonatori di piffero. Il vangelo ordina di parlare chiaro: se è si, si dica si se è no, si dica no. Inutile sperpero di aria fuori dai denti. Cosa dovrebbe dire l’onorevole Veltroni: “Berlusconi ha fallito: non ha fatto nulla per il popolo. Tutto quello che ha fatto è cercare di fuggire dai processi. La condotta morale non è solo dubbia e addirittura nefasta. E’ un uomo negativo; è un corruttore e ci si domanda se abbia condizionato anche il Capo dello Stato e tutto il suo apparato”. Nessuno, nemmeno il Papa ha coraggio di dire: “Vattene a casa!”. Veltroni dovrebbe elencare con punti numerati ciò che si deve fare.
1° - valorizzare il genio personale
2° - costringere le banche a finanziare i cervelli
3° - eliminare la speculazione finanziaria che provoca facili guadagni a danno del lavoro e di chi lavora.
4° - costringere la FIAT, che ha sempre avuto capitali dallo stato fin dal periodo fascista, a produrre auto valide capaci di competere.
5° - eliminare ogni forma di parassitismo come in parte ha tentato qualcuno.
6° - punire gli sprechi del sud
7° - obbligare anche con la forza i barbari del sud a rispettare le leggi ed il civile convivere.
Non servono le citazioni di riferimento. Necessita una volontà di contrasto contro l’ignavia dei meridionali e contro la loro espressione tangibile: le mafie. Proibire di fare propaganda politica con la libertà poi di fare tutt’altro di quello che si è promesso. Agire con forza per mettere in carcere chi vuol punire i giudici!
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