A proposito dei disegni della mia infanzia (trasmissione RAI STORIA del 6 gennaio 2011 sui disegni dei bambini) mi ricordo delle sonore sberle sulle orecchie che la mia maestra Lupardi (tra l’altro ottima insegnante) mi somministrava al fine di disegnare il contadino che semina dopo l’aratura anche per i suoi allievi preferiti. Così, all’esame di quinta elementare mi picchiava a tal punto da intimidirmi per cui non riuscivo nemmeno a illustrare il mio pensierino. All’ora si era completamente in un mondo di violenza ereditato dal fascismo. Ultrafascisti erano anche i miei genitori che mi usavano solo violenza e punizioni. Non ho mai ricevuto una carezza ad eccezione di un felice abbraccio di mia madre in una mattina di sole nel cui splendore la mamma mi era sembrata un angelo. Episodio da me riportato nel racconto della mia vita “odiare per vivere” sul mio blog.
Nessun commento:
Posta un commento